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  • Zincatura

    Il processo di zincatura elettrolitica dei metalli consiste nella applicazione di un rivestimento di zinco su un manufatto in acciaio, con l'obiettivo di proteggerlo dalla corrosione galvanica. La zincatura elettrolitica ha il pregio di depositare sulla superficie, dei metalli di varie dimensioni, lo ione metallo di Zinco in modo molto omogeneo, il passaggio avviene tramite corrente continua dal polo positivo al negativo immersi in una soluzione chimica di importanza rilevante per il rispetto delle varie quote di progetto dei manufatti compresa qualsiasi tipologia di filettature. Un vantaggio della zincatura elettrolitica é, inoltre, l'essere uno dei trattamenti a minor impatto ambientale.

  • Trattamenti termici

    La carbonitrurazione è un processo metallurgico che consiste nell'investire pezzi di acciaio, riscaldati a temperature comprese fra 721 °C e 910 °C, con una miscela gassosa o liquida capace di cedere carbonio e azoto (UNI 5479-70).
    In pratica la carbonitrurazione viene effettuata ad una temperatura di circa 775 °C. Con un permanenza di 3/4 ore, si ottiene uno strato cementato profondo 0,10/0,15 mm. Lo spessore carbonitrurato può variare da 0,05mm a 0,55mm.
    La carbonitrurazione viene eseguita su pezzi di acciaio a basso tenore di carbonio. I pezzi, prima della carbonitrurazione, devono essere sottoposti a un trattamento didistensione.

    Vantaggi:

    1) La carbonitrurazione non produce deformazioni e pertanto può essere eseguita su pezzi di piccolo spessore.
    2) I pezzi carbonitrurati presentano, rispetto ai pezzi nitrurati, una maggiore resistenza all'usura a secco.
    3) Le superfici carbonitrurate possegono una minore tendenza all'ingranamento e perciò la carbonitrurazione è particolarmente indicata per le superfici di contatto dei pezzi dotati di moto relativo.
    4) L'indurimento dei pezzi carbonitrurati permane anche a temperature di circa 360 °C e pertanto la carbonitrurazione viene spesso preferita alla carbocementazione.

  • Nichelatura

    La nichelatura chimica è un rivestimento metallico che permette di ottenere una elevata resistenza alla corrosione e all'usura, applicabile a pezzi di meccanica di precisione con geometrie complesse. Il particolare da rivestire viene immerso in una soluzione appositamente formulata. Alla superficie avviene la reazione di ossidoriduzione per la deposizione del rivestimento di nichel chimico.

    Nichel chimico Niplate®
    A) NIPLATE 500 - Nichel Chimico Alto Fosforo.
    1 - Alto contenuto di fosforo (10-13%).
    2 - Ottima resistenza alla corrosione.
    3 - Ottima resistenza chimica.
    4 - Certificato NSF/ANSI 51 per il contatto con alimenti.
    5 - Conforme alla normativa ISO 4527, NiP(11).
    B) NIPLATE 600 - Nichel Chimico Medio Fosforo.
    1 - Medio contenuto di fosforo (6-9%).
    2 - Elevata durezza (da 600 a 1050 HV).
    3 - Elevata resistenza all'usura.
    4 - Buona resistenza alla corrosione.
    5 - Conforme alla normativa ISO 4527, NiP(7).
    C) NIPLATE 500 PTFE - Nichel chimico con particelle di PTFE.
    1 - Contiene particelle autolubrificanti di PTFE.
    2 - Bassissimo coefficiente di frizione (0.08 - 0.10).
    3 - Ottimo potere distaccante.
    4 - Certificato NSF/ANSI 51 per il contatto con alimenti.
    D) NIPLATE 600 SiC - Nichel chimico con particelle di SiC.
    1 - Contiene particelle antiusura di carburo di silicio SiC.
    2 - Estrema durezza (fino a 1100 HV).
    3 - Eccezionale resistenza all'usura anche abrasiva.

  • Applicazioni Precote

    Una gamma di adesivi chimici microincapsulati, unica sul mercato con resina e attivatore in capsule separate per ottenere le migliori prestazioni oggi possibili per indurimento rapido e controllato, attrito costante, resistenza alle vibrazioni per bloccare e sigillare le filettature da -50 a 170°C. Disponibile con diverse resistenze è ideale per filettature metalliche, con ogni tipo di rivestimento superficiale, a partire da M3 per le viti (filetti esterni) e da M6 per i dadi (filetti interni).

    Vantaggi:

    1) - Unico adesivo per filetti con componenti in microcapsule separate, per una per una maggior durata (almeno 3 anni) e integrità (non teme l'umidità) durante lo stoccaggio.
    2) - Elimina la necessità di ulteriori sistemi di fissaggio.
    3) - Resiste alle vibrazioni e sollecitazioni dinamiche anche ad elevate temperature (170°C).
    4) - Ideale per il montaggio in automatico aumenta la produttività, semplificando anche le linee di grande produzione.
    5) - Asciutto al tatto, sicuro e non pericoloso per gli operatori e per l'ambiente.
    6) - Applicato in zone precise e delimitate,garantisce un attrito basso e controllato.

    Oltre ai più noti Precote 30, 80 e 85 sono stati sviluppati numerosi nuovi prodotti per soddisfare tutte le esigenze specifiche dei clienti e delle loro applicazioni.

  • Applicazione 3M

    3M Scotch-Grip® 4291:
    Prodotto sigillante per alte pressioni consigliato per sigillature immediate in applicazioni dove non sia richiesto incrementare le coppie.
    3M Scotch-Grip® 4291 è un sigillante adesivo pre-applicato, asciutto al tatto, che fornisce una buona sigillatura.
    Durante l’accoppiamento tra le parti filettate, vengono eliminate le tolleranze presenti tra le parti, creando la sigillatura delle stesse.
    Il rivestimento applicato al filetto sostituisce tutti i tipi di sigillanti applicati manualmente, velocizzando le operazioni di montaggio dei componenti.
    Dopo l’assemblaggio 3M Scotch-Grip® 4291 garantisce un’ottima sigillatura all’acqua, agli oli e all’aria.
    3M Scotch-Grip® 4291 consiste nell’applicare una pellicola di sigillante in una zona ben precisa del filetto maschio.
    Siamo in grado di applicare 3M Scotch-Grip® 4291 su tutti i particolari filettati (viti, perni, tappi, viti prigioniere, boccole, grani, valvole di sicurezza, ecc.) ferrosi e non ferrosi (acciaio inox, ottone, alluminio e sue leghe, e molti materiali plastici).
    Il ns. ufficio tecnico è a disposizione per risolvere qualunque problema di applicazione su qualsiasi particolare.

  • Prova di nebbia salina

    La prova di nebbia salina è una prova sperimentale di corrosione accelerata per la valutazione qualitativa della resistenza a corrosione di un materiale o della protezione alla corrosione fornita da un rivestimento.
    Benché questo metodo sia largamente utilizzato nell'industria, raramente esiste una correlazione diretta tra i risultati ottenuti con questa prova ed il comportamento del particolare sul campo a causa dei numerosi fattori che influenzano la corrosione come la passivazione dei materiali in certi ambienti.
    Per questo ed altri motivi le prove di corrosione in nebbia salina non sono adatte alla comparazione della resistenza a corrosione di materiali diversi.
    Nel caso di rivestimenti protettivi più nobili del substrato, come nel caso della nichelatura chimica, la prova di nebbia salina è utile alla identificazione di difetti, porosità o della comparazione della qualità della protezione su lotti di produzione differenti.
    Le normative internazionalmente riconosciute per il test della nebbia salina sono la normativa ASTM B 117 e la normativa ISO 9227.
    La prova più utilizzata in campo industriale per la meccanica di precisione è quella di nebbia salina neutra chiamata anche NSS. La nebbia è composta da acqua demineralizzata contenente 50g/l di cloruro di sodio.
    Benché le normative non lo specifichino è prassi considerare come resistenza alla nebbia salina, per quanto riguarda i rivestimenti protettivi nobili, le ore per le quali il campione non a mostrato segni di corrosione del substrato o la corrosione è rimasta al di sotto del limite cordato con il cliente.